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POESIA E NARRATIVA

Aggiornamento: 9 giu 2021

Questo spazio il nostro giornale intende dedicarlo a giovani e nuovi poeti e narratori che si affacciano a questo vasto e ampio mondo. Mentre il termine “giovani” chiarisce il riferimento all’età di chi ama scrivere, abbiamo aggiunto il termine “nuovi” in quanto siamo coscienti che ci si può avvicinare allo scrivere anche in età adulta o avanzata, ottenendo soddisfazioni che spesso vanno oltre le proprie aspettative.




Questa rubrica si avvale della preziosa collaborazione di Alessandra Silvia Marinacci che da sempre scrive sia in prosa che in forma poetica.

Insegnante nella Scuola Primaria dal 1985. Iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia, presso l'Università Statale di Milano, si è prevalentemente addentrata nel ramo epistemologico, con la guida del Prof. Giorello.


Ha pubblicato:

  • La Terra oltre la Cascata, 2015, Ed. Unitariane Milanesi.

  • I Viandanti di Boscorinato, 2017, Dreambook ed.

Presente in diverse antologie di Limina Mentis e Poeti e poesie, in video su Youtube

e in giornali di arte per recensioni.

Ha in preparazione “Nel Labirinto verde” ( sequel dei Viandanti) e Inatteso turchese: storie di androidi e zagare.


In quanto a titoli, ha vinto il secondo premio Città di Carole. Il primo assoluto Città di Parma 2019. Ha avuto menzione della Giuria Premio Internazionale Nikita Turbina. Ha ottenuto il premio di pubblicazione nell'Antologia dedicata a Dante ( sez. Purgatorio) per partecipazione al concorso Fratello Corvo. Il primo premio assoluto all'International Art Prize Giotto 2021.

Inoltre si occupa di volontariato ( sia per umani che per quattrozampe) e ama ogni forma di

espressione creativa.


Qui di seguito presentiamo due sue poesie e due brani tratti da lavori di Alessandra Marinaci .


- Sul bordo -

Sul bordo sostare assorta,

con lettere come comete

a disegnare future vite di carta,

sto e ne son lieta

e al contempo la mia corta

esistenza mi duole.

Ogni volta ritorno, mai lo stesso cuore

e mai il mio odierno volto,

perché nessuno vieta

al mio autore di amarmi in mille forme.

Percorro viali colmi di boreale luce,

m'inoltro in malfamati ritrovi,

molti mestieri ho svolto

ma nessuno mi appaga come entrare

nell'anima, vestita di sinuose vocali

e aspre consonanti.

Eccomi, un acrobatico volo e una lacrima fuggente

oppure un inchino in una cattedrale,

o ancora una fuga in antichi cunicoli tra sacri scarabei,

eccomi sono la scrittura e ti amo

perché solo con Te esisto ed entro nel dantesco Empireo.


- Al margine stan le forsizie -

Ed eccole nel finire dell'Inverno,

sul bordo del prato sempre in bilico

tra l'erba e l'asfalto.

Lampi gialli protesi a sconfiggere

la pretesa umana di voler l'Eterno

fatto a propria somiglianza.

Loro improvvisi appaiono

che è ancora freddo, quando è presto

e ti rammentano che arriva l'Equinozio.

Ecco allora che sei grato

per quel segnale al margine della via.

Loro non stanno al centro e

te ne accorgi quando Marzo

ormai piano, suadente e mite è andato


Per quanto attiene alla narrativa, presentiamo un delizioso brano tratto dal romanzo in attesa di pubblicazione intitolato “ Inatteso turchese: storie di androidi e zagare”.


-Napoli è più di una città AZ8; vedi, le Donne per esempio. Sono vulcani magari temporaneamente non attivi, ma restano tali. Napoli è un modo di essere, come altre città del Sud. Vivono anche vuote.

- E le Donne del Nord?

- Loro sono speciali, in modo diverso...Si sentono sempre in debito

e si preoccupano tanto dei sogni degli altri da dimenticare spesso i propri. Una madre lavoratrice del Sud dà lo stesso tempo ai figli ma è convinta sia tanto intenso da bastare, mentre una del Nord pensa non sia sufficiente.

- Dove hai imparato questo, Jadrow?

- La dottoressa Maria mi ha spiegato Napoli. E Laura Idowsky mi ha raccontato quanto amasse le ore in laboratorio e quanto si sentisse in colpa nel vedere la figlia solo poco prima di andare a dormire.

- Quindi una delle due sbaglia?

- Gli esseri umani non sono costruiti come te, AZ8. Sono giuste entrambe, se amano i figli.

_ Hai letto la fine del fantasy? Cambiano sempre idea; a me basterebbe averne una tutta mia, invece sono programmato!

- Fino a un certo punto, se pensi di esserlo.

- Ecco che ricominci con la filosofia. Almeno usassi un sillogismo,

no sempre roba contorta.

- Ti alleno a diventare libero AZ8. Anche se a volte sei esasperante.


Sotto un brano tratto da una triologia in attesa di pubblicazione.


Felicità in vasetti Campbell.

Bene, ci sei Marinacci ? Presumo di sì, visto che sei in modalità

“quasi ferie”.

Ho aspettato che fossi meno sclerata per la Scuola perché devi stare

attenta; ti racconto l’ultima parte e tu la scrivi, senza metterci del tuo,

però, come al solito.

Inutile che neghi, ho letto le modifiche e le interpretazioni che hai dato

al mio comportamento.

Mi sono piaciuta , devo ammetterlo, ma c’è meno dolore e più assurda

leggerezza nel vivere.

Mi vedi davvero così ? Poco attenta alla promozione sociale ma con reale

talento, sentimentale e casinista, generosa e libera…

Beh, allora, fai tu.

Avevo deciso di deporre gran parte dell’amore di cui sono capace

e di sorseggiare il rimanente, come un Primitivo del 2012.

Quello che consigliano le riviste e gli specialisti, d’altronde, lo

sapevo a memoria e , stavolta, l’avrei usato .

Avevo pure pagato trentacinque euro, IVA esclusa, per le sedute

di gruppo.

Si sì, lo so che poi sono uscita con il terapeuta, ma aveva il modo di

camminare di Gere, che ci posso fare.

Solo quello però, infatti non è andata bene anche se piaceva al cane.

Così, con la vendita dei quadri e l’affitto della casa di città a una signora

molto gentile, cliente della galleria per cui lavoro, mi sono acquistata un

sogno provenzale.

Da subito mi sono sentita una dama dell’Amor Cortese, il mio sogno.

Ho dipinto tonnellate di lavanda ed erica, miliardi di cieli in tutti i possibili

momenti e, devo dire, ho ricevuto i complimenti del capo ma di trovatori

manco uno .

Stava finendo la vacanza quando è arrivato, un po’ fuori dalle righe come

me, ma non sufficientemente per diventare figurante da Costanzo.

Attraente , con i muscoli un po’ da carbonara, laureato ma con stipendio

che “era meglio far l’idraulico”, fotografo di matrimoni di gente che

vorrebbe essere alternativa ma poi c’è la zia che ci rimane male.

Ci siamo guardati e lui ha fatto la foto alla mia lavanda e poi ha detto

che si portava via i miei occhi .

Credevo di averli azzurri, invece no, li ho lavanda e mai nessuno se ne era

accorto.

Piace al botolo e lui sa calmarlo, durante il temporale. Cucina pure, quasi

al dente, la pasta fresca.

Vi sembra che non siano ragioni da farfalle e altri stereotipi nello stomaco ?

Vero, lui è il mio amore da vasetti Campbell, pronti per quando il bimbo

piange e tu non dormi da ore.

Ora ti lascio Marinacci perché ho da fare; oggi mi sposo, aspetto Aurora

e una sposa di sei mesi, lo capisci, ci mette un po’.

Salutami la Redazione, sono in gamba.

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